Dopo il ginnasio di Lugano e il collegio dei Nobili di Milano studiò diritto a Pavia, laureandosi nel 1817; dal 1823 esercitò l'avvocatura e il notariato a Lugano. Figura di primo piano tra i liberali radicali ticinesi, di cui fu uno dei dirigenti più energici e intransigenti, ebbe un ruolo determinante nelle vicende politiche cantonali. Fu sindaco di Lugano (1830-62), inviato alla Dieta federale (diversi anni, tra il 1830 e il 1848), membro del Gran Consiglio ticinese (1830-62; presidente 13 volte), Consigliere nazionale (1848-54 e 1855-62), Consigliere agli Stati (1854-55) e Consigliere di Stato (marzo-settembre 1855). Colonnello federale (1832), prese parte alla rivoluzione radicale del 1839 e, quale organizzatore dei Carabinieri, alla repressione del tentativo controrivoluzionario del 1841; comandante della sesta divisione durante la guerra del Sonderbund, fu sconfitto dagli Urani ad Airolo (1847). Fu delegato straordinario della Confederazione presso il governo provvisorio di Milano dopo la rivolta antiaustriaca del 1848.
(Dizionario storico della Svizzera)