Camenzind, Alberto

Date di esistenza
Data di nascita:
1914
Data di morte:
2004
Attività e/o professione
Qualifica:
architetto
Biografia / Storia
Alberto Camenzind nasce a Lugano il 7 giugno del 1914. Dopo aver frequentato il liceo a Lugano si iscrive alla facoltà di architettura del Politecnico federale di Zurigo, diplomandosi nel 1939. In seguito lavora per lo studio di Otto Salvisberg e William Dunkel e nel 1942 rientra a Lugano dove apre il suo studio di architettura. Insieme a Rino Tami, Bruno Brunoni e Augusto Jäggli è tra gli architetti fondatori del Moderno in Ticino.
Tra i suoi primi lavori in Ticino si enumerano edifici industriali, diverse case private, restauri e monumenti funebri (anni 1948-1956). Nel 1957 realizza la residenza multipiano “La Panoramica” a Lugano, cui fa seguito l’anno dopo il ginnasio di Bellinzona. Parallelamente è consigliere comunale a Lugano (1948-1960) e membro di diverse commissioni cantonali e federali.
Negli anni 1958-1961 con Augusto Jäggli e Rino Tami realizza a Besso gli studi della radiotelevisione svizzera, mentre nel 1963 concretizza il progetto della sede aziendale dell'Alfa Romeo ad Agno (oggi Migros). Alla firma di Alberto Camenzind, Bruno Brocchi e Roberto Sennhauser, associati di Camenzind rispettivamente dal 1959 e dal 1972, si deve nel 1984 il progetto del Quartiere Maghetti a Lugano.
Presidente della Federazione Architetti svizzeri dal 1958 al 1964, Alberto Camenzind viene nominato nel 1959 architetto in capo e co-direttore dell’Esposizione nazionale di Losanna 1964. In quell’anno la Città di Lugano gli conferisce la cittadinanza onoraria.
In seguito, dal 1965 al 1981 Alberto Camenzind è professore al Politecnico di Zurigo; molto sensibile al tema della formazione e dell'istruzione, è membro della commissione universitaria svizzera (1965-1978) e segue per decenni gli sviluppi della politica universitaria del Canton Ticino. Professionalmente in quegli anni realizza due importanti opere a Ginevra: il Bureau international du travail BIT (1965-1975) con E. Beaudoin e P. Nervi, e il Centre international de Conférences CICG (1963-1973) con A. e F. Gaillard. Nel 1978 diventa membro corrispondente dell’Académie des Beaux Arts de l’Institut de France.

Alberto Camenzind si spegne il 29 settembre 2004.



Bibliografia:
Fumagalli Paolo, «Alberto Camenzind, alle origini della modernità ticinese», in Archi. Rivista svizzera di architettura, ingegneria e urbanistica, n.5, 2004, pp. 76-79.

 

Livello di completezza
minimo

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