Giacomo Ciani acquista all'asta nel 1850 il cinquecentesco convento dei frati minori, incamerato nel 1848 dal governo cantonale. Decide di trasformarlo in un albergo, conservandone l'antico chiostro, e ne affida la costruzione all'architetto milanese Luigi Clerichetti (1852-1855). Come insegna viene scelta quella di Hôtel Du Parc (sulle prime si era probabilmente pensato a quella di Ceresio in omaggio al battello allora appena varato sul lago). L'albergo è inaugurato nel 1855 e alla sua conduzione è chiamato l'albergatore Alexander Béha. Funge fin da subito da dépendance del Du Parc il prospicente Belvedere (addossato all'oratorio secentesco di S. Elisabetta), edificio molto probabilmente pure costruito dal Clerichetti (nel 1902 divenuto Hôtel Pfister). In seguito, pure a lato della chiesetta, è aperta ad uso albergo la Villa Ceresio (1897) poi divenuta nel 1904 Hôtel Regina. Pure condotto dal Béha, l'albergo Beauséjour (più tardi Du Parc / Park Hôtel), aperto nel 1874 poco più in là del Du Parc. Nel 1869 la proprietà passa all'erede dei Ciani, il dottor Antonio Gabrini. Morto Béha senjor nel 1901, il Du Parc entra in possesso dell'impero finanziario dei Bucher-Durrer. Nel 1903 l'albergo viene ampliato con l'aggiunta di due piani e rinnovato su progetto dell'arch. lucernese Emill Vogt, realizzato dall'ing. Alfred Bucher. L'albergo riapre con il nome di Grand Hôtel Palace. L'atrio d'entrata è di un anno posteriore (arch. P. Palumbo). L'attività alberghiera cessa negli anni Sessanta.
Bibliografia
Lugano Hotels. Alberghi, storia, architettura, a cura di A. Gili, Edizioni Città di Lugano, 1998 (Pagine storiche luganesi 9)