Costruito nel 1833 da Gottardo Airoldi, direttore degli uffici postali di Lugano e membro di un’importante famiglia di commercianti e politici, l’edificio in stile neoclassico svolse un ruolo significativo nell’accoglienza degli esuli risorgimentali, soprattutto italiani. Nei suoi appartamenti transitarono ospiti celebri, da Giovanni Grilenzoni a Giuseppe Mazzini a Franz Liszt. A partire dal 1841 Casa Airoldi venne dotata anche di “bagni dolci e medicali” per cure termali a disposizione della cittadinanza.