Voluta dal vescovo di Lugano Angelo Jelmini come santuario votivo nei difficili frangenti della seconda guerra mondiale, la chiesa è dedicata al santo patrono della Svizzera, Nicolao della Flüe. Fu costruita tra il 1947 e il 1950 su progetto dell’architetto luganese Giuseppe Antonini, che la concepì a pianta rettangolare con pietre a vista. La grande porta di bronzo è opera dello scultore italiano Venanzo Crocetti (1913-2003), mentre la vetrata sul lato destro, composta da 76 pannelli con scene dell’Antico e del Nuovo Testamento, è dell’artista zurighese Willy Kaufmann (1920-78). All’interno si possono ammirare opere di Angelo Biancini, Vittorio Calvi, Giuseppe Perseghetti e Remo Rossi.
Note
BIBLIOGRAFIA
Rivista Tecnica, n.6, (1950);
Giornale del Popolo 10.05.1950;
AAVV. Kunstführer durch di Schweiz, vol. 2, Berna 2005, p. 716;
AAVV. Guida d'arte della Svizzera italiana. Bellinzona 2007, p. 315.