Alla fine dell'Ottocento, Giacomo Lepori nel suo testamento lasciò 10'000 franchi per la creazione di un asilo a Dino. Nel 1902 il comitato per l'asilo chiese al municipio di potere incassare la somma donata. Due anni più tardi il loro delegato Giovanni Ghirlanda ottenne il permesso di ritirare il capitale lasciato da Lepori.
Negli anni successivi l'asilo ebbe difficoltà finanziarie. Negli anni Sessanta l'edificio versava ormai in cattive condizioni e i terrieri decisero di procedere alla sua restaurazione, i lavori furono eseguiti nel 1968.
Due decenni più tardi, lo stabile presentava un nuovo forte degrado e le autorità comunali cercarono di comprare lo stabile, ma l'assemblea dei terrieri rifiutò. Ad oggi lo stabile é ancora proprietà della corporazione dei terrieri.
Condizione giuridica
proprietà ente pubblico
Bibliografia
Sonvico: un viaggio dalle origini ai giorni nostri, a cura di Yvonne Camenisch e Danila Nava-Toscanelli, Armando Dadò editore, Locarno 2012, pp. 256-257.