Chiesa di S. Vigilio

1463
Tipologia
chiesa
Numero d'inventario
Numero:
A-2467
Inventario:
UBC
Numero:
12-101-A
Inventario:
UCPL
Parcella
3
Indirizzo
Piazza A. Giambonini 1, 6978 Gandria
Tutela
Tutela:
cantonale, in vigore
Storia
Ricevette i diritti parrocchiali nel 1463. La chiesa di Gandria è dedicata a San Vigilio, vescovo di Trento. Sembra che la devozione al santo sia introdotta nel secolo XII dai gandriesi ingaggiati nella costruzione del Duomo di Trento. 
Sebbene sia impossibile risalire alla data di costruzione della matrice originale, sul lato meridionale della chiesa sono conservati i resti di una muratura di forma medievale, con lesene ed una serie di archetti di stile gotico che posano su disadorne mensolette, accostati alla costruzione più recente, in stile barocco.
Descrizione fisica
Non appena sorta, la chiesa è di umile costruzione; non è costituita che da una lunga navata, da due cappelle disadorne e, in fondo alla chiesa, dalla cappelletta con il battistero. Nei secoli seguenti vengono aggiunte quattro cappelle di cui due costruite all'inizio del secolo XVII. Nella seconda metà del secolo vengono costruite anche le due cappelle restanti. Nel 1674 il coro della chiesa viene rialzato. L'anno seguente vengono costruiti la balaustra e i tre scalini di marmo dell'altare maggiore. Seguirà, entro la fine del 1784 l'innalzamento del tetto e della volta. Nel 1867 viene rifatta la pavimentazione e decisa la ricostruzione della facciata. Il progetto, affidato all'ingegnere Francesco Banchini di Neggio, comprende la demolizione dell'Ossario; la lavorazione della pietra di Saltrio da parte del marmista Giacomo Pinardi; la realizzazione di due statue in pietra raffiguranti San Vigilio e la Beata Vergine Immacolata, da parte dello scultore Girolamo Buzzi di Viggiù e quattro figure di santi da affrescare negli appositi vani. Purtroppo, oggi non c'è alcuna traccia di questi affreschi, come del resto non si hanno notizie certe dell'aspetto della facciata prima della ricostruzione. Il campanile alto 25 metri, di pietra e in stile tardo romanico, simile alla torre di una fortezza. Nel 1615 viene posata la prima campana; nel 1683 la seconda. Il 7 marzo 1790 la torre è dotata pure di un orologio.
Bibliografia
Guida d’arte della Svizzera italiana, Edizioni Casagrande, Bellinzona 2007, p.321-322
Responsabilità
Data compilazione:
18.04.2024
Azione:
creazione
Compilatore:
Melanie Angela Jaumin

Relazioni

Iconografica

Fotografia

Tema

Quartiere

Luoghi

Inventario