Collezione Museo Rainis e Aspazija
- Tipologia
- collezione
- Storia istituzionale/Biografia
- L'edificio che ha ospitato l'Archivio storico della Città di Lugano fino al 2019 fu dimora un tempo, oltre che dell'esule milanese Carlo Cattaneo, anche della coppia di poeti e patrioti lettoni Rainis e Aspazija, che nei primi anni del periodo del loro esilio a Castagnola (1906-1920) abitarono in quella casa.
Nel 1908, per motivi economici, si trasferirono nella vicina pensione Stella d'Oro – abbattuta nel 1936 in seguito alla costruzione della strada Lugano-Gandria – restandovi fino al 1920, anno del loro rientro a Riga, essendo nel frattempo la Lettonia diventata uno Stato indipendente.
Il Museo Rainis e Aspazija fu allestito fin dai primi tempi nella prima casa d'abitazione dei poeti, mentre ora è stato spostato nell'attuale sede dell'Archivio storico (Palazzo Tosetti Riva). La mostra permanente del Museo Rainis e Aspazija presenta opere a stampa rappresentative dell'intensa attività letteraria svolta dai due poeti, nonché documenti fotografici, iconografici e commemorativi, significativi del valore simbolico che Rainis e Aspazija hanno assunto per il popolo lettone.
Nel 2006, in occasione del centenario dell'arrivo dei due poeti a Lugano, l'Archivio storico ha voluto ricordarli con la pubblicazione del volume trilingue (italiano, lettone, inglese) Rainis e Aspazija. Da Castagnola per la libertà, opera che reca il contributo di diversi studiosi e che fa stato di quanto è esposto nel museo. La pubblicazione traccia un quadro storico della Lettonia e presenta la figura di Rainis e di Aspazija con un'attenzione particolare dedicata alla problematica dell'esilio e agli aspetti biografici dei due illustri personaggi. Il catalogo contiene inoltre una preziosa scheda bibliografica, la cronistoria della nascita del Museo Rainis e Aspazija e della costruzione del monumento eretto nel giardinetto omonimo.
- Contenuto
- Nelle bacheche centrali della sala sono esposti i 17 volumi dell’opera omnia di Rainis editi in esilio (1952-1965), i cui motivi sono raffigurati nei disegni appesi alle pareti. Di fronte all’entrata è in mostra una testa in bronzo di Rainis. In fondo alla sala sono esposti due importanti cimeli: il fazzoletto di seta di Aspazija e un esemplare di una kokle (antico strumento musicale del folklore lettone ripreso da tutti gli artisti lettoni per la raffigurazione del dramma di Rainis Suonai, danzai). Accanto, in due bacheche, si trovano le prime edizioni delle opere di Rainis e Aspazija; in particolare spicca la prima traduzione in lettone del Faust di Goethe (1898). In mezzo alla sala sono esposte le traduzioni delle opere teatrali di Rainis che furono rappresentate in diverse capitali europee e le medaglie emesse in ricordo di Rainis e Aspazija.
La rassegna iconografica alle pareti comprende grandi fotografie ritraenti i due scrittori in patria e a Castagnola, fotografie e disegni riproducenti bozzetti di costumi messi in scena alle prime rappresentazioni delle opere teatrali di Rainis e, infine, tempere e acquarelli che riprendono posti caratteristici di Lugano, di Castagnola e di Gandria, che riflettono itinerari cari percorsi da Rainis durante il suo esilio.
La biblioteca del museo raccoglie le opere complete dei due scrittori, altre opere singole pubblicate sia nella Lettonia indipendente che in esilio, studi storico-letterari, pubblicazioni storico-critiche, antologie, poesie tradotte e memorie scritte da disparati autori. La biblioteca comprende infine 28 classatori che raccolgono articoli e ritagli di giornali e riviste, 20 dischi musicali e 4 nastri sonori riguardanti il folklore, i costumi e le tradizioni lettoni e le vicende storico-politiche dell'epoca staliniana.
«Castagnola continua a cullare questo bellissimo santuario lettone»; così sta scritto nel libro delle visite del museo.