Fondo del Tribunale distrettuale di Lugano (già antico Pretorio)

1576-1904
Tipologia
fondo
Consistenza rilevata
Consistenza (testo libero):
30 ml
Storia archivistica
Il fondo del Tribunale distrettuale di Lugano fu riversato nell’archivio comunale verso la metà degli anni Trenta del Novecento ed è tra i più cospicui oggi conservati all’Archivio storico di Lugano. Comprende gli incarti processuali civili e penali della giustizia balivale – perciò inerenti ad un’epoca in cui vigevano ancora gli statuti locali e il diritto consuetudinario – e quelli del tribunale distrettuale di prima istanza, istituito nel 1798 dal governo della Repubblica elvetica. Le carte sono raccolte in 211 scatole e 340 registri per un totale di 30 metri lineari di scaffalature. Si tratta in prevalenza di scritture del Settecento (52%) e dell’Ottocento (44%), poche quelle del Seicento (3%), rare quelle del Cinquecento; l’atto più antico risale al 1576. Gli atti civili coprono ininterrottamente il periodo 1696-1891 e quelli penali vanno dal 1698 al 1872, in modo però discontinuo.

La giustizia balivale era amministrata nell’antico pretorio che si affacciava sull’odierna Piazza della Riforma, dove oggi ha sede la Banca dello Stato del Cantone Ticino; edificato nel 1425 come «Domus regimis Comunitatis», in età moderna divenne sede delle autorità del baliaggio di Lugano. Nel 1872 il tribunale distrettuale lasciò l’antico palazzo nel cuore della città e si trasferì nel nuovo pretorio con annesso penitenziario, che sorgeva al posto dell’attuale Palazzo di Giustizia. Gli archivi, trasportati nel sottotetto della nuova sede, patirono nel corso del tempo numerose noncuranze; scriveva Emilio Motta nel suo Bollettino storico della Svizzera italiana (VI, 1879):
O già prima, o dopo il trasporto del tribunale dall’antico pretorio al nuovo palazzo annesso al penitenziere, le carte vennero vandalicamente distrutte. Quelle che ancora rimangono trovansi nella stanza della legna sotto i tetti del palazzo di giustizia. Chi si serve della legna ha anche il comodo di prendere la carta! E davvero chi ci profitta è la storia patria!!

Il segnale d’allarme lanciato dal Motta contribuì a risvegliare l’interesse per queste carte. A metà degli anni Venti un primo riordino fu realizzato da Federico Lucchini (1861-1929), già commissario di governo, che raccolse la documentazione in sei casse. Dieci anni dopo questi documenti furono guardati dal prof. Luigi Brentani e ordinati cronologicamente in apposite cartelle dagli impiegati straordinari assunti dal Municipio di Lugano tra il 1935 e il 1937 per il riordino dell’archivio comunale, poi depositato alla Malpensata. Nel 1971 i fondi storici del comune furono trasferiti alla Villa Saroli e nel 1980, con l’istituzione dell’Archivio storico della Città, a Castagnola nella Casa Carlo Cattaneo.
Consultabilità
Consultazione libera, secondo regolamento interno ASL

Inventario